Autore Topic: [TRACCIA]  a) Prima traccia del Corso Casistico - Lezione del 18 gennaio 2022  (Letto 4169 volte)

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Offline Raffaele Viggiani

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[TRACCIA] a) Prima traccia del Corso Casistico - Lezione del 18 gennaio 2022
« il: 07 Gennaio 2022, 13:36:17 »
Per ogni informazione sul Corso Casistico (gennaio-luglio 2022), cliccate qui.



Solo per questa settimana, la traccia può essere letta e scaricata anche dai non iscritti alla scuola.

Coloro che sono già iscritti alla scuola sono pregati di scaricare la traccia cliccando qui.

La consegna del proprio elaborato andrà effettuata entro le ore 12.00 di domenica 16 gennaio 2022, secondo le indicazioni contenute nel forum e accessibili agli iscritti alla scuola.

La traccia è presentata in 3 versioni di difficoltà: avanzata, intermedia e iniziale.
Chi redige l'intermedia deve omettere le parti in rosso.
Chi redige l'iniziale deve omettere le parti in rosso e in blu.

Regole:
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Corso Casistico avanzato, deve redigere la versione avanzata;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Corso Casistico intermedio, deve redigere la versione intermedia;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Corso Casistico iniziale, deve redigere la versione iniziale.


La possibilità di inviare tracce di livello superiore, rispetto al livello di Corso a cui si è iscritti, dovrà essere preventivamente concordata personalmente con me.

L'obiettivo è duplice:
- evitare che si alzi l'asticella troppo presto, così rischiando di farsi male e avere contraccolpi psicologici;
- e, quindi, accompagnare la crescita personale di ciascuno di voi, di modo che ogni passo successivo venga compiuto nel momento e nel modo giusto.




Vi ricordo che il Corso Casistico (gennaio-luglio 2022) è composto da 17 casi settimanali, da una simulazione di 3 giorni (4, 5 e 6 aprile 2022), nonché da tante altre particolarità che vi invito a leggere cliccando qui.



La traccia è disponibile sia in formato testuale che in allegato pdf (che trovate in fondo a questo messaggio).



La lezione di correzione di questa traccia si terrà martedì 18 gennaio 2022.

L'elaborato può essere consegnato solo da coloro che risultano iscritti alla scuola.

Vi ricordo, inoltre, che ogni traccia settimanale - oltre ad essere svolta a casa - può redigersi anche in modalità "simulazione settimanale collaborativa" (quindi, riunendosi e svolgendo la traccia insieme ai propri compagni di studio), ogni mercoledì o venerdì presso le aule della scuola, dalle ore 10 alle ore 18 (nel rispetto delle attuali normative nazionali e regionali).



     Livello Avanzato

     Francesco Stanizzo, reduce dal recente concorso notarile, notevolmente gasato per l’esito delle sue prove, decide di pensare al futuro e di fare testamento dal notaio Romolo Romani, al quale precisa di essere cittadino argentino, con passaporto italiano, di risiedere a Parigi, dove lavora come consulente finanziario, e di avere un’ex moglie di nome Francesca, due figli di prime nozze (Primo e Seconda), nonché di essersi risposato in comunione legale con Giorgia, da cui si è recentemente e consensualmente separato, ma con la quale è pur sempre rimasto in ottimi rapporti, grazie anche al figlio minorenne Terzino.
     Quindi, espone al notaio le sue volontà:
     1) vorrebbe far sì che il suo patrimonio venga diviso tra gli eredi solo dall’anno 2030 e che, medio tempore, venga apporzionato solo il figlio Primo, sposato con Prima, al quale attribuirebbe la casa familiare di Roma (dove Francesco, nei weekend e nei periodi di ferie, vive ancora con Giorgia) nonché una somma di denaro tale da coprire il resto della quota, purché il Cosenza raggiunga la salvezza nel campionato di Serie B, il tutto come sarà definito e deciso dall’amico Paolo, esperto contabile;
     2) desidererebbe lasciare a Terzino, al posto di quanto dovutogli per legge, l’appartamento di Milano, attualmente locato e soggetto al vincolo storico-artistico, nonché un’adeguata somma di denaro;
     3) avrebbe intenzione di destinare due terreni edificabili a favore della famiglia di Primo, lasciandoli al medesimo e prevedendo fin d’ora che il solo Primo abbia il potere di accettare o meno questo lascito, nonché escludendo che sia necessario rivolgersi all’autorità giudiziaria per ogni disposizione dei suddetti beni;
     4) diserederebbe il fratello Simone e vorrebbe dichiarare anche di essere a conoscenza della circostanza che la figlia Seconda ha provato a uccidere Giorgia, ma vorrebbe, ove possibile, che il figlio di Simone e la nipote Secondina non vengano toccati da dette circostanze;
     5) vorrebbe che il suo amico Aldo, che gli deve la somma di euro 50.000, la versi interamente a Carlo, verso cui Francesco è debitore della somma di euro 35.000, desiderando anche che il medesimo Carlo faccia quanto necessario per cancellare l’ipoteca che vanta a garanzia di un debito di Primo nei suoi confronti;
     6) gradirebbe elargire alla Fondazione “Pinco Pallino” le opere d’arte conservate nel caveau di famiglia e far corrispondere alla medesima Fondazione e a favore dell’associazione di beneficenza “Gamma” una rendita annua, sotto condizione del venir meno dello scopo assistenziale della predetta associazione, che è quello di ricevere e mantenere i poveri, con preferenza per quelli del Comune di Cosenza;
     7) vorrebbe prevedere un termine massimo di due anni entro cui i chiamati possano decidere il da farsi.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Aurelia n. 619, considerando che Francesco è sordo e non riesce a sottoscrivere a causa di terribili crampi, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della differenza tra legato e onere, 2) della natura giuridica del legato con facoltà di chiedere il supplemento, 3) della possibilità per il de cuius di apporre un termine per il conseguimento delle proprie disposizioni e, infine, 4) del rapporto tra rappresentazione, indegnità e diseredazione.



     Livello Intermedio
     (in rosso le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "intermedia")

     Francesco Stanizzo, reduce dal recente concorso notarile, notevolmente gasato per l’esito delle sue prove, decide di pensare al futuro e di fare testamento dal notaio Romolo Romani, al quale precisa di essere cittadino argentino, con passaporto italiano, di risiedere a Parigi, dove lavora come consulente finanziario, e di avere un’ex moglie di nome Francesca, due figli di prime nozze (Primo e Seconda), nonché di essersi risposato in comunione legale con Giorgia, da cui si è recentemente e consensualmente separato, ma con la quale è pur sempre rimasto in ottimi rapporti, grazie anche al figlio minorenne Terzino.
     Quindi, espone al notaio le sue volontà:
     1) vorrebbe far sì che il suo patrimonio venga diviso tra gli eredi solo dall’anno 2030 e che, medio tempore, venga apporzionato solo il figlio Primo, sposato con Prima, al quale attribuirebbe la casa familiare di Roma (dove Francesco, nei weekend e nei periodi di ferie, vive ancora con Giorgia) nonché una somma di denaro tale da coprire il resto della quota, purché il Cosenza raggiunga la salvezza nel campionato di Serie B, il tutto come sarà definito e deciso dall’amico Paolo, esperto contabile;
     2) desidererebbe lasciare a Terzino, al posto di quanto dovutogli per legge, l’appartamento di Milano, attualmente locato e soggetto al vincolo storico-artistico, nonché un’adeguata somma di denaro;
     3) avrebbe intenzione di destinare due terreni edificabili a favore della famiglia di Primo, lasciandoli al medesimo e prevedendo fin d’ora che il solo Primo abbia il potere di accettare o meno questo lascito, nonché escludendo che sia necessario rivolgersi all’autorità giudiziaria per ogni disposizione dei suddetti beni;
     4) diserederebbe il fratello Simone e vorrebbe dichiarare anche di essere a conoscenza della circostanza che la figlia Seconda ha provato a uccidere Giorgia, ma vorrebbe, ove possibile, che il figlio di Simone e la nipote Secondina non vengano toccati da dette circostanze;
     5) vorrebbe che il suo amico Aldo, che gli deve la somma di euro 50.000, la versi interamente a Carlo, verso cui Francesco è debitore della somma di euro 35.000, desiderando anche che il medesimo Carlo faccia quanto necessario per cancellare l’ipoteca che vanta a garanzia di un debito di Primo nei suoi confronti;
     6) gradirebbe elargire alla Fondazione “Pinco Pallino” le opere d’arte conservate nel caveau di famiglia e far corrispondere alla medesima Fondazione e a favore dell’associazione di beneficenza “Gamma” una rendita annua, sotto condizione del venir meno dello scopo assistenziale della predetta associazione, che è quello di ricevere e mantenere i poveri, con preferenza per quelli del Comune di Cosenza;
     7) vorrebbe prevedere un termine massimo di due anni entro cui i chiamati possano decidere il da farsi.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Aurelia n. 619, considerando che Francesco è sordo e non riesce a sottoscrivere a causa di terribili crampi, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della differenza tra legato e onere, 2) della natura giuridica del legato con facoltà di chiedere il supplemento, 3) della possibilità per il de cuius di apporre un termine per il conseguimento delle proprie disposizioni e, infine, 4) del rapporto tra rappresentazione, indegnità e diseredazione.



     Livello Intermedio
     (qui di seguito la traccia nella versione Intermedia, senza le parti in rosso)

     Francesco Stanizzo, reduce dal recente concorso notarile, notevolmente gasato per l’esito delle sue prove, decide di pensare al futuro e di fare testamento dal notaio Romolo Romani, al quale precisa di essere cittadino argentino, con passaporto italiano, di risiedere a Parigi, dove lavora come consulente finanziario, e di avere un’ex moglie di nome Francesca, due figli di prime nozze (Primo e Seconda), nonché di essersi risposato in comunione legale con Giorgia, da cui si è recentemente e consensualmente separato, ma con la quale è pur sempre rimasto in ottimi rapporti, grazie anche al figlio minorenne Terzino.
     Quindi, espone al notaio le sue volontà:
     1) vorrebbe far sì che il suo patrimonio venga diviso tra gli eredi solo dall’anno 2030 e che, medio tempore, venga apporzionato solo il figlio Primo, sposato con Prima, al quale attribuirebbe la casa familiare di Roma (dove Francesco, nei weekend e nei periodi di ferie, vive ancora con Giorgia) nonché una somma di denaro tale da coprire il resto della quota, purché il Cosenza raggiunga la salvezza nel campionato di Serie B, il tutto come sarà definito e deciso dall’amico Paolo, esperto contabile;
     2) desidererebbe lasciare a Terzino, al posto di quanto dovutogli per legge, l’appartamento di Milano, attualmente locato e soggetto al vincolo storico-artistico, nonché un’adeguata somma di denaro;
     3) avrebbe intenzione di destinare due terreni edificabili a favore della famiglia di Primo, lasciandoli al medesimo e prevedendo fin d’ora che il solo Primo abbia il potere di accettare o meno questo lascito, nonché escludendo che sia necessario rivolgersi all’autorità giudiziaria per ogni disposizione dei suddetti beni;
     4) vorrebbe che il suo amico Aldo, che gli deve la somma di euro 50.000, la versi interamente a Carlo, verso cui Francesco è debitore della somma di euro 35.000;
     5) gradirebbe elargire alla Fondazione “Pinco Pallino” le opere d’arte conservate nel caveau di famiglia e far corrispondere alla medesima Fondazione e a favore dell’associazione di beneficenza “Gamma” una rendita annua, sotto condizione del venir meno dello scopo assistenziale della predetta associazione, che è quello di ricevere e mantenere i poveri, con preferenza per quelli del Comune di Cosenza;
     6) vorrebbe prevedere un termine massimo di due anni entro cui i chiamati possano decidere il da farsi.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Aurelia n. 619, considerando che Francesco è sordo e non riesce a sottoscrivere a causa di terribili crampi, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della differenza tra legato e onere, 2) della natura giuridica del legato con facoltà di chiedere il supplemento, nonché 3) della possibilità per il de cuius di apporre un termine per il conseguimento delle proprie disposizioni.



     Livello Iniziale
     (in rosso e in blu le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "iniziale")

     Francesco Stanizzo, reduce dal recente concorso notarile, notevolmente gasato per l’esito delle sue prove, decide di pensare al futuro e di fare testamento dal notaio Romolo Romani, al quale precisa di essere cittadino argentino, con passaporto italiano, di risiedere a Parigi, dove lavora come consulente finanziario, e di avere un’ex moglie di nome Francesca, due figli di prime nozze (Primo e Seconda), nonché di essersi risposato in comunione legale con Giorgia, da cui si è recentemente e consensualmente separato, ma con la quale è pur sempre rimasto in ottimi rapporti, grazie anche al figlio minorenne Terzino.
     Quindi, espone al notaio le sue volontà:
     1) vorrebbe far sì che il suo patrimonio venga diviso tra gli eredi solo dall’anno 2030 e che, medio tempore, venga apporzionato solo il figlio Primo, sposato con Prima, al quale attribuirebbe la casa familiare di Roma (dove Francesco, nei weekend e nei periodi di ferie, vive ancora con Giorgia) nonché una somma di denaro tale da coprire il resto della quota, purché il Cosenza raggiunga la salvezza nel campionato di Serie B, il tutto come sarà definito e deciso dall’amico Paolo, esperto contabile;
     2) desidererebbe lasciare a Terzino, al posto di quanto dovutogli per legge, l’appartamento di Milano, attualmente locato e soggetto al vincolo storico-artistico, nonché un’adeguata somma di denaro;
     3) avrebbe intenzione di destinare due terreni edificabili a favore della famiglia di Primo, lasciandoli al medesimo e prevedendo fin d’ora che il solo Primo abbia il potere di accettare o meno questo lascito, nonché escludendo che sia necessario rivolgersi all’autorità giudiziaria per ogni disposizione dei suddetti beni;
     4) diserederebbe il fratello Simone e vorrebbe dichiarare anche di essere a conoscenza della circostanza che la figlia Seconda ha provato a uccidere Giorgia, ma vorrebbe, ove possibile, che il figlio di Simone e la nipote Secondina non vengano toccati da dette circostanze;
     5) vorrebbe che il suo amico Aldo, che gli deve la somma di euro 50.000, la versi interamente a Carlo, verso cui Francesco è debitore della somma di euro 35.000, desiderando anche che il medesimo Carlo faccia quanto necessario per cancellare l’ipoteca che vanta a garanzia di un debito di Primo nei suoi confronti;
     6) gradirebbe elargire alla Fondazione “Pinco Pallino” le opere d’arte conservate nel caveau di famiglia e far corrispondere alla medesima Fondazione e a favore dell’associazione di beneficenza “Gamma” una rendita annua, sotto condizione del venir meno dello scopo assistenziale della predetta associazione, che è quello di ricevere e mantenere i poveri, con preferenza per quelli del Comune di Cosenza;
     7) vorrebbe prevedere un termine massimo di due anni entro cui i chiamati possano decidere il da farsi.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Aurelia n. 619, considerando che Francesco è sordo e non riesce a sottoscrivere a causa di terribili crampi, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della differenza tra legato e onere, 2) della natura giuridica del legato con facoltà di chiedere il supplemento, 3) della possibilità per il de cuius di apporre un termine per il conseguimento delle proprie disposizioni e, infine, 4) del rapporto tra rappresentazione, indegnità e diseredazione.



     Livello Iniziale
     (qui di seguito la traccia nella versione Iniziale, senza le parti in rosso e blu)

     Francesco Stanizzo, reduce dal recente concorso notarile, notevolmente gasato per l’esito delle sue prove, decide di pensare al futuro e di fare testamento dal notaio Romolo Romani, al quale precisa di essere cittadino argentino, con passaporto italiano, di risiedere a Parigi, dove lavora come consulente finanziario, e di avere un’ex moglie di nome Francesca, due figli di prime nozze (Primo e Seconda), nonché di essersi risposato in comunione legale con Giorgia, da cui si è recentemente e consensualmente separato, ma con la quale è pur sempre rimasto in ottimi rapporti, grazie anche al figlio minorenne Terzino.
     Quindi, espone al notaio le sue volontà:
     1) vorrebbe far sì che il suo patrimonio venga diviso tra gli eredi solo dall’anno 2030 e che, medio tempore, venga apporzionato solo il figlio Primo, sposato con Prima, al quale attribuirebbe la casa familiare di Roma (dove Francesco, nei weekend e nei periodi di ferie, vive ancora con Giorgia) nonché una somma di denaro tale da coprire il resto della quota, purché il Cosenza raggiunga la salvezza nel campionato di Serie B, il tutto come sarà definito e deciso dall’amico Paolo, esperto contabile;
     2) desidererebbe lasciare a Terzino, al posto di quanto dovutogli per legge, l’appartamento di Milano, attualmente locato e soggetto al vincolo storico-artistico, nonché un’adeguata somma di denaro;
     3) avrebbe intenzione di destinare due terreni edificabili a favore della famiglia di Primo, lasciandoli al medesimo e prevedendo fin d’ora che il solo Primo abbia il potere di accettare o meno questo lascito, nonché escludendo che sia necessario rivolgersi all’autorità giudiziaria per ogni disposizione dei suddetti beni;
     4) vorrebbe che il suo amico Aldo, che gli deve la somma di euro 50.000, la versi interamente a Carlo, verso cui Francesco è debitore della somma di euro 35.000;
     5) gradirebbe elargire alla Fondazione “Pinco Pallino” le opere d’arte conservate nel caveau di famiglia e far corrispondere alla medesima Fondazione e a favore dell’associazione di beneficenza “Gamma” una rendita annua, sotto condizione del venir meno dello scopo assistenziale della predetta associazione, che è quello di ricevere e mantenere i poveri, con preferenza per quelli del Comune di Cosenza.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Aurelia n. 619, considerando che Francesco è sordo e non riesce a sottoscrivere a causa di terribili crampi, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della differenza tra legato e onere, nonché 2) della natura giuridica del legato con facoltà di chiedere il supplemento.



Qui sotto trovate le tracce in formato pdf.

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« Ultima modifica: 02 Settembre 2022, 12:46:59 da Raffaele Viggiani »

 


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