Autore Topic: [TRACCIA]  Prima traccia del Modulo pre-concorso - Lezione del 24 gennaio 2024  (Letto 1702 volte)

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Offline Raffaele Viggiani

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[TRACCIA] Prima traccia del Modulo pre-concorso - Lezione del 24 gennaio 2024
« il: 13 Gennaio 2024, 12:30:38 »
Per ogni informazione:
- sul Modulo pre-concorso (gennaio-giugno 2024),
- sul Corso Casistico a partire da gennaio 2024
- e sulle modalità di iscrizione,
- cliccate qui.



Solo per questa settimana, la traccia può essere letta e scaricata anche dai non iscritti alla scuola.

Coloro che sono già iscritti alla scuola sono pregati di scaricare la traccia cliccando qui.
(gli account sono in corso di abilitazione, entro qualche giorno saranno tutti abilitati)

La consegna del proprio elaborato andrà effettuata entro le ore 12.00 di domenica 21 gennaio 2024, secondo le indicazioni contenute nel forum e accessibili agli iscritti alla scuola.

La traccia è presentata in 3 versioni di difficoltà: avanzata, intermedia e iniziale.
Chi redige l'intermedia deve omettere le parti in rosso.
Chi redige l'iniziale deve omettere le parti in rosso e in blu.

Regola:
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Modulo pre-concorso Avanzato (gennaio-giugno 2024) o al Corso Casistico Avanzato (da gennaio 2024), deve redigere la versione avanzata;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Modulo pre-concorso Intermedio (gennaio-giugno 2024) o al Corso Casistico Intermedio (da gennaio 2024), deve redigere la versione intermedia;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Corso Casistico iniziale (da gennaio 2024), deve redigere la versione iniziale.


La possibilità di inviare tracce di livello superiore, rispetto al livello di Corso a cui si è iscritti, dovrà essere preventivamente concordata personalmente con me.

L'obiettivo è duplice:
- evitare che si alzi l'asticella troppo presto, così rischiando di farsi male e avere contraccolpi psicologici;
- e, quindi, accompagnare la crescita personale di ciascuno di voi, di modo che ogni passo successivo venga compiuto nel momento e nel modo giusto.


Il Modulo pre-concorso, coincide - per quanto riguarda i casi settimanali a partire da gennaio 2024 - con il Corso Casistico.

In sintesi: chi è iscritto al Corso Casistico annuale 2023-2024 ha già tutti i casi che fanno parte del Modulo pre-concorso.




Vi ricordo che il Modulo pre-concorso (gennaio-giugno 2024) e l'iscrizione al Corso Casistico a partire da gennaio 2024 sono composti da:
- 17 casi settimanali,
- da due simulazione di 3 giorni (26, 27 e 28 febbraio e 15, 16 e 17 aprile 2024),
- nonché da tante altre particolarità
- che vi invito a leggere cliccando qui.

Per ogni informazione:
- sul Modulo pre-concorso (gennaio-giugno 2024),
- sul Corso Casistico a partire da gennaio 2024
- e sulle modalità di iscrizione,
- cliccate qui.



La traccia è disponibile sia in formato testuale che in allegato pdf (che trovate in fondo a questo messaggio).



La lezione di correzione di questa traccia si terrà mercoledì 24 gennaio 2024.

L'elaborato può essere consegnato solo da coloro che risultano iscritti alla scuola.

Vi ricordo, inoltre, che ogni traccia settimanale - oltre ad essere svolta a casa - può redigersi anche in modalità "simulazione settimanale collaborativa" (quindi, riunendosi e svolgendo la traccia insieme ai propri compagni di studio), presso le aule della scuola, dalle ore 10 alle ore 18.



     Livello Avanzato

     Turillo, che a causa di una malattia è interamente privo dell’udito e ha perso la vista, coniugato con Turilla, genitori di Prima e Secondo, intende disporre per testamento pubblico del suo intero patrimonio come segue:
     – lasciare e destinare il fabbricato di Cosenza sito in Corso Mazzini 1, con tutto ciò che vi si troverà, e il piccolo fabbricato di Milano a una fondazione che sarà istituita con la denominazione “Fondazione Bibliofili turilliani”. La fondazione con sede in Cosenza, Corso Mazzini 1, avrà quale finalità il mantenimento, la conservazione, l’arricchimento con successive acquisizioni e la consultazione da parte degli studiosi della suddetta biblioteca, nonché la promozione e la diffusione della conoscenza dei classici del diritto italiano e americano attraverso la loro pubblicazione e commercializzazione. La fondazione potrà realizzare i suoi scopi sia con il notevole reddito riveniente dalla locazione del fabbricato di Milano a essa destinato, sia con l’impresa editoriale che essa stessa gestirà direttamente (“Le edizioni della biblioteca di Turillo”). Turillo precisa, inoltre, che a) egli intende affidare a Micuzzo, suo amico di vecchia data, docente di diritto privato all’università di Palermo, il compito di determinare le norme relative all’organizzazione della fondazione secondo le quali questa opererà. Micuzzo, pertanto, dovrà completare e integrare l’atto di fondazione negli elementi mancanti, redigendone lo statuto. Successivamente curerà anche tutti gli adempimenti necessari per l’ottenimento del riconoscimento della fondazione; b) è sua volontà che, ove mai la fondazione non ottenga il riconoscimento, i suddetti beni vadano attribuiti alla già esistente “Fondazione di diritto italo-americano”, con sede a Cles (TN), che persegue finalità analoghe;
     – lasciare la villa di Cortina al cugino Aldo disponendo che questi, qualora decida di venderla, dovrà preferire senza limiti di tempo, a parità di condizioni, l’altro suo cugino Bruno;
     – lasciare al nipote Carlo il diritto di prelazione all’acquisto di una villa a Genova, diritto che egli ha acquistato dalla sua amica Daria, con atto del notaio Ambrogio Ambrogi di Milano;
     – volendo aiutare l’amico Enrico, debitore verso Banca Intesa della somma di 150.000 euro, gradirebbe concedere in pegno la sua collezione di monete antiche;
     – lasciare il terreno Tuscolano, dell’estensione di 15.000 metri quadrati, a Sandrina, badante del defunto padre, a titolo di alimenti nonché per riconoscenza in virtù della dedizione sempre apportata nel suo lavoro;
     – lasciare il box auto di Firenze, ex Legge Ponte, a Roberto, ma far sì, come da accordi con lo stesso Roberto, che venga dato da questi a Pietro, che vive nei pressi del box medesimo;
     – lasciare la somma di euro 100.000, oggi depositata presso Unidebit, al soggetto originariamente destinatario del legato delle sue moto d’epoca, contenuto in un testamento già revocato.
     Infine, Turillo fa presente al notaio che egli potrebbe sottoscrivere il testamento solo con notevole sforzo e grave difficoltà (a causa appunto della sua malattia) e comunque con grafia irregolare e del tutto diversa da quella abituale. Pertanto, vorrebbe apporre la propria sottoscrizione solo se ciò dovesse risultare assolutamente necessario.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, considerando che ogni eventuale nomina di soggetti terzi avvenga per il suo tramite, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della fondazione testamentaria e della compatibilità tra esercizio dell’attività d’impresa e scopo non lucrativo della fondazione, 2) della prelazione testamentaria, individuandone natura giuridica, particolarità e regime di circolazione, 3) della costituzione di garanzie reali e/o personali a tutela di debiti anche altrui e, infine, 4) della relatio testamentaria, soffermandosi in particolare su quella di tipo formale.



     Livello Intermedio
     (in rosso le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "intermedia")

     Turillo, che a causa di una malattia è interamente privo dell’udito e ha perso la vista, coniugato con Turilla, genitori di Prima e Secondo, intende disporre per testamento pubblico del suo intero patrimonio come segue:
     – lasciare e destinare il fabbricato di Cosenza sito in Corso Mazzini 1, con tutto ciò che vi si troverà, e il piccolo fabbricato di Milano a una fondazione che sarà istituita con la denominazione “Fondazione Bibliofili turilliani”. La fondazione con sede in Cosenza, Corso Mazzini 1, avrà quale finalità il mantenimento, la conservazione, l’arricchimento con successive acquisizioni e la consultazione da parte degli studiosi della suddetta biblioteca, nonché la promozione e la diffusione della conoscenza dei classici del diritto italiano e americano attraverso la loro pubblicazione e commercializzazione. La fondazione potrà realizzare i suoi scopi sia con il notevole reddito riveniente dalla locazione del fabbricato di Milano a essa destinato, sia con l’impresa editoriale che essa stessa gestirà direttamente (“Le edizioni della biblioteca di Turillo”). Turillo precisa, inoltre, che a) egli intende affidare a Micuzzo, suo amico di vecchia data, docente di diritto privato all’università di Palermo, il compito di determinare le norme relative all’organizzazione della fondazione secondo le quali questa opererà. Micuzzo, pertanto, dovrà completare e integrare l’atto di fondazione negli elementi mancanti, redigendone lo statuto. Successivamente curerà anche tutti gli adempimenti necessari per l’ottenimento del riconoscimento della fondazione; b) è sua volontà che, ove mai la fondazione non ottenga il riconoscimento, i suddetti beni vadano attribuiti alla già esistente “Fondazione di diritto italo-americano”, con sede a Cles (TN), che persegue finalità analoghe;
     – lasciare la villa di Cortina al cugino Aldo disponendo che questi, qualora decida di venderla, dovrà preferire senza limiti di tempo, a parità di condizioni, l’altro suo cugino Bruno;
     – lasciare al nipote Carlo il diritto di prelazione all’acquisto di una villa a Genova, diritto che egli ha acquistato dalla sua amica Daria, con atto del notaio Ambrogio Ambrogi di Milano;
     – volendo aiutare l’amico Enrico, debitore verso Banca Intesa della somma di 150.000 euro, gradirebbe concedere in pegno la sua collezione di monete antiche;
     – lasciare il terreno Tuscolano, dell’estensione di 15.000 metri quadrati, a Sandrina, badante del defunto padre, a titolo di alimenti nonché per riconoscenza in virtù della dedizione sempre apportata nel suo lavoro;
     – lasciare il box auto di Firenze, ex Legge Ponte, a Roberto, ma far sì, come da accordi con lo stesso Roberto, che venga dato da questi a Pietro, che vive nei pressi del box medesimo;
     – lasciare la somma di euro 100.000, oggi depositata presso Unidebit, al soggetto originariamente destinatario del legato delle sue moto d’epoca, contenuto in un testamento già revocato.
     Infine, Turillo fa presente al notaio che egli potrebbe sottoscrivere il testamento solo con notevole sforzo e grave difficoltà (a causa appunto della sua malattia) e comunque con grafia irregolare e del tutto diversa da quella abituale. Pertanto, vorrebbe apporre la propria sottoscrizione solo se ciò dovesse risultare assolutamente necessario.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, considerando che ogni eventuale nomina di soggetti terzi avvenga per il suo tramite, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della fondazione testamentaria e della compatibilità tra esercizio dell’attività d’impresa e scopo non lucrativo della fondazione, 2) della prelazione testamentaria, individuandone natura giuridica, particolarità e regime di circolazione, 3) della costituzione di garanzie reali e/o personali a tutela di debiti anche altrui e, infine, 4) della relatio testamentaria, soffermandosi in particolare su quella di tipo formale.



     Livello Intermedio
     (qui di seguito la traccia nella versione Intermedia, senza le parti in rosso)

     Turillo, che a causa di una malattia è interamente privo dell’udito e ha perso la vista, coniugato con Turilla, genitori di Prima e Secondo, intende disporre per testamento pubblico del suo intero patrimonio come segue:
     – lasciare e destinare il fabbricato di Cosenza sito in Corso Mazzini 1, con tutto ciò che vi si troverà, e il piccolo fabbricato di Milano a una fondazione che sarà istituita con la denominazione “Fondazione Bibliofili turilliani”. La fondazione con sede in Cosenza, Corso Mazzini 1, avrà quale finalità il mantenimento, la conservazione, l’arricchimento con successive acquisizioni e la consultazione da parte degli studiosi della suddetta biblioteca, nonché la promozione e la diffusione della conoscenza dei classici del diritto italiano e americano attraverso la loro pubblicazione e commercializzazione. La fondazione potrà realizzare i suoi scopi sia con il notevole reddito riveniente dalla locazione del fabbricato di Milano a essa destinato, sia con l’impresa editoriale che essa stessa gestirà direttamente (“Le edizioni della biblioteca di Turillo”). Turillo precisa, inoltre, che a) egli intende affidare a Micuzzo, suo amico di vecchia data, docente di diritto privato all’università di Palermo, il compito di determinare le norme relative all’organizzazione della fondazione secondo le quali questa opererà. Micuzzo, pertanto, dovrà completare e integrare l’atto di fondazione negli elementi mancanti, redigendone lo statuto. Successivamente curerà anche tutti gli adempimenti necessari per l’ottenimento del riconoscimento della fondazione; b) è sua volontà che, ove mai la fondazione non ottenga il riconoscimento, i suddetti beni vadano attribuiti alla già esistente “Fondazione di diritto italo-americano”, con sede a Cles (TN), che persegue finalità analoghe;
     – lasciare la villa di Cortina al cugino Aldo disponendo che questi, qualora decida di venderla, dovrà preferire senza limiti di tempo, a parità di condizioni, l’altro suo cugino Bruno;
     – lasciare al nipote Carlo il diritto di prelazione all’acquisto di una villa a Genova, diritto che egli ha acquistato dalla sua amica Daria, con atto del notaio Ambrogio Ambrogi di Milano;
     – volendo aiutare l’amico Enrico, debitore verso Banca Intesa della somma di 150.000 euro, gradirebbe concedere in pegno la sua collezione di monete antiche;
     – lasciare il terreno Tuscolano, dell’estensione di 15.000 metri quadrati, a Sandrina, badante del defunto padre, a titolo di alimenti nonché per riconoscenza in virtù della dedizione sempre apportata nel suo lavoro;
     – lasciare la somma di euro 100.000, oggi depositata presso Unidebit, al soggetto originariamente destinatario del legato delle sue moto d’epoca, contenuto in un testamento già revocato.
     Infine, Turillo fa presente al notaio che egli potrebbe sottoscrivere il testamento solo con notevole sforzo e grave difficoltà (a causa appunto della sua malattia) e comunque con grafia irregolare e del tutto diversa da quella abituale. Pertanto, vorrebbe apporre la propria sottoscrizione solo se ciò dovesse risultare assolutamente necessario.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, considerando che ogni eventuale nomina di soggetti terzi avvenga per il suo tramite, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della fondazione testamentaria e della compatibilità tra esercizio dell’attività d’impresa e scopo non lucrativo della fondazione, 2) della costituzione di garanzie reali e/o personali a tutela di debiti anche altrui e, infine, 3) della relatio testamentaria, soffermandosi in particolare su quella di tipo formale.



     Livello Iniziale
     (in rosso e in blu le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "iniziale")

     Turillo, che a causa di una malattia è interamente privo dell’udito e ha perso la vista, coniugato con Turilla, genitori di Prima e Secondo, intende disporre per testamento pubblico del suo intero patrimonio come segue:
     – lasciare e destinare il fabbricato di Cosenza sito in Corso Mazzini 1, con tutto ciò che vi si troverà, e il piccolo fabbricato di Milano a una fondazione che sarà istituita con la denominazione “Fondazione Bibliofili turilliani”. La fondazione con sede in Cosenza, Corso Mazzini 1, avrà quale finalità il mantenimento, la conservazione, l’arricchimento con successive acquisizioni e la consultazione da parte degli studiosi della suddetta biblioteca, nonché la promozione e la diffusione della conoscenza dei classici del diritto italiano e americano attraverso la loro pubblicazione e commercializzazione. La fondazione potrà realizzare i suoi scopi sia con il notevole reddito riveniente dalla locazione del fabbricato di Milano a essa destinato, sia con l’impresa editoriale che essa stessa gestirà direttamente (“Le edizioni della biblioteca di Turillo”). Turillo precisa, inoltre, che a) egli intende affidare a Micuzzo, suo amico di vecchia data, docente di diritto privato all’università di Palermo, il compito di determinare le norme relative all’organizzazione della fondazione secondo le quali questa opererà. Micuzzo, pertanto, dovrà completare e integrare l’atto di fondazione negli elementi mancanti, redigendone lo statuto. Successivamente curerà anche tutti gli adempimenti necessari per l’ottenimento del riconoscimento della fondazione; b) è sua volontà che, ove mai la fondazione non ottenga il riconoscimento, i suddetti beni vadano attribuiti alla già esistente “Fondazione di diritto italo-americano”, con sede a Cles (TN), che persegue finalità analoghe;
     – lasciare la villa di Cortina al cugino Aldo disponendo che questi, qualora decida di venderla, dovrà preferire senza limiti di tempo, a parità di condizioni, l’altro suo cugino Bruno;
     – lasciare al nipote Carlo il diritto di prelazione all’acquisto di una villa a Genova, diritto che egli ha acquistato dalla sua amica Daria, con atto del notaio Ambrogio Ambrogi di Milano;
     – volendo aiutare l’amico Enrico, debitore verso Banca Intesa della somma di 150.000 euro, gradirebbe concedere in pegno la sua collezione di monete antiche;
     – lasciare il terreno Tuscolano, dell’estensione di 15.000 metri quadrati, a Sandrina, badante del defunto padre, a titolo di alimenti nonché per riconoscenza in virtù della dedizione sempre apportata nel suo lavoro;
     – lasciare il box auto di Firenze, ex Legge Ponte, a Roberto, ma far sì, come da accordi con lo stesso Roberto, che venga dato da questi a Pietro, che vive nei pressi del box medesimo;
     – lasciare la somma di euro 100.000, oggi depositata presso Unidebit, al soggetto originariamente destinatario del legato delle sue moto d’epoca, contenuto in un testamento già revocato.
     Infine, Turillo fa presente al notaio che egli potrebbe sottoscrivere il testamento solo con notevole sforzo e grave difficoltà (a causa appunto della sua malattia) e comunque con grafia irregolare e del tutto diversa da quella abituale. Pertanto, vorrebbe apporre la propria sottoscrizione solo se ciò dovesse risultare assolutamente necessario.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, considerando che ogni eventuale nomina di soggetti terzi avvenga per il suo tramite, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della fondazione testamentaria e della compatibilità tra esercizio dell’attività d’impresa e scopo non lucrativo della fondazione, 2) della prelazione testamentaria, individuandone natura giuridica, particolarità e regime di circolazione, 3) della costituzione di garanzie reali e/o personali a tutela di debiti anche altrui e, infine, 4) della relatio testamentaria, soffermandosi in particolare su quella di tipo formale.



     Livello Iniziale
     (qui di seguito la traccia nella versione Iniziale, senza le parti in rosso e blu)

     Turillo, che a causa di una malattia è interamente privo dell’udito e ha perso la vista, coniugato con Turilla, genitori di Prima e Secondo, intende disporre per testamento pubblico del suo intero patrimonio come segue:
     – lasciare e destinare il fabbricato di Cosenza sito in Corso Mazzini 1, con tutto ciò che vi si troverà, e il piccolo fabbricato di Milano a una fondazione che sarà istituita con la denominazione “Fondazione Bibliofili turilliani”. La fondazione con sede in Cosenza, Corso Mazzini 1, avrà quale finalità il mantenimento, la conservazione, l’arricchimento con successive acquisizioni e la consultazione da parte degli studiosi della suddetta biblioteca, nonché la promozione e la diffusione della conoscenza dei classici del diritto italiano e americano attraverso la loro pubblicazione e commercializzazione. La fondazione potrà realizzare i suoi scopi sia con il notevole reddito riveniente dalla locazione del fabbricato di Milano a essa destinato, sia con l’impresa editoriale che essa stessa gestirà direttamente (“Le edizioni della biblioteca di Turillo”). Turillo precisa, inoltre, che a) egli intende affidare a Micuzzo, suo amico di vecchia data, docente di diritto privato all’università di Palermo, il compito di determinare le norme relative all’organizzazione della fondazione secondo le quali questa opererà. Micuzzo, pertanto, dovrà completare e integrare l’atto di fondazione negli elementi mancanti, redigendone lo statuto. Successivamente curerà anche tutti gli adempimenti necessari per l’ottenimento del riconoscimento della fondazione; b) è sua volontà che, ove mai la fondazione non ottenga il riconoscimento, i suddetti beni vadano attribuiti alla già esistente “Fondazione di diritto italo-americano”, con sede a Cles (TN), che persegue finalità analoghe;
     – lasciare la villa di Cortina al cugino Aldo disponendo che questi, qualora decida di venderla, dovrà preferire senza limiti di tempo, a parità di condizioni, l’altro suo cugino Bruno;
     – lasciare al nipote Carlo il diritto di prelazione all’acquisto di una villa a Genova, diritto che egli ha acquistato dalla sua amica Daria, con atto del notaio Ambrogio Ambrogi di Milano;
     – volendo aiutare l’amico Enrico, debitore verso Banca Intesa della somma di 150.000 euro, gradirebbe concedere in pegno la sua collezione di monete antiche;
     – lasciare la somma di euro 100.000, oggi depositata presso Unidebit, al soggetto originariamente destinatario del legato delle sue moto d’epoca, contenuto in un testamento già revocato.
     Infine, Turillo fa presente al notaio che egli potrebbe sottoscrivere il testamento solo con notevole sforzo e grave difficoltà (a causa appunto della sua malattia) e comunque con grafia irregolare e del tutto diversa da quella abituale. Pertanto, vorrebbe apporre la propria sottoscrizione solo se ciò dovesse risultare assolutamente necessario.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, considerando che ogni eventuale nomina di soggetti terzi avvenga per il suo tramite, riceva quanto richiesto, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) della fondazione testamentaria e della compatibilità tra esercizio dell’attività d’impresa e scopo non lucrativo della fondazione, 2) della costituzione di garanzie reali e/o personali a tutela di debiti anche altrui e, infine, 3) della relatio testamentaria, soffermandosi in particolare su quella di tipo formale.



Qui sotto trovate le tracce in formato pdf.

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