Autore Topic: [TRACCIA]  k) Traccia n. 1 - Commerciale 1 - Lezione del 23 settembre 2014  (Letto 12096 volte)

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Offline Raffaele Viggiani

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[TRACCIA] k) Traccia n. 1 - Commerciale 1 - Lezione del 23 settembre 2014
« il: 14 Settembre 2014, 10:14:46 »
Solo per questa settimana, la traccia può essere letta e scaricata anche dai non iscritti alla scuola.

Coloro che sono già iscritti alla scuola sono pregati di scaricare la traccia cliccando qui (dove trovano, tra l'altro, anche tutte le indicazioni per la consegna).

La traccia è presentata in 3 versioni di difficoltà: avanzata, intermedia ed iniziale.
Chi redige l'intermedia deve omettere le parti in rosso.
Chi redige l'iniziale deve omettere le parti in rosso e in blu.

Regola:
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al corso casistico avanzato, può redigere solo la versione avanzata;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al corso casistico semplificato, può scegliere quale delle tre versioni redigere.




Vi ricordo che in previsione del concorso notarile (che dovrebbe svolgersi a fine febbraio 2015), è possibile iscriversi:
- sia al modulo pre-concorso (da settembre 2014 a febbraio 2015), composto da 16 casi settimanali con una simulazione di 3 giorni;
- sia al corso casistico annuale (semplificato o avanzato), i cui primi 16 casi (compresa la simulazione di 3 giorni) coincidono con i 16 casi del modulo pre-concorso
.

Per ogni informazione sui corsi di quest'anno e sulle modalità di iscrizione, cliccate qui.



La traccia è disponibile sia in formato testuale che in allegato pdf (che trovate in fondo a questo messaggio).



La lezione di correzione di questa traccia si terrà martedì 23 settembre 2014.

Vi ricordo, inoltre, che ogni traccia settimanale - oltre ad essere svolta a casa - può redigersi anche in modalità "simulazione settimanale collaborativa" (quindi, riunendosi e svolgendo la traccia insieme ai propri compagni di studio), ogni mercoledì o sabato presso le aule della scuola, dalle ore 10 alle ore 18.



     Livello Avanzato

     La “Alfa” S.r.l. ha un capitale di euro 10.000, con riserve disponibili per euro 4.000, ed è posseduta dai soci Primo, Secondo, Terzo e Quarto, titolari rispettivamente di quote di capitale pari al 60%, 10%, 20% e 10%.
     In data 2 settembre 2014, nonostante l’assenza di Secondo e Terzo, la società ha deliberato il trasferimento della sede all’estero e la modifica dell’oggetto sociale, aggiungendo l’attività di produzione gelati ed eliminando quella di rivendita di scarpe da trekking.
     L’assemblea si riunisce il 17 settembre 2014 presso lo studio notarile al fine di:
     – permettere a Terzo, il quale è d’accordo con gli altri soci, di recedere a seguito del trasferimento della sede sociale e definire la sua posizione, precisandosi che il valore di liquidazione al medesimo spettante ammonta ad euro 8.000 e che nessun socio o terzo è intenzionato ad acquisire la quota di Terzo;
     – revocare la delibera di modifica dell’oggetto sociale, di modo da privare di efficacia il recesso di Secondo, il quale subito dopo l’assemblea del 2 settembre 2014 ha comunicato la volontà di recedere essendo contrario alle modifiche conseguenti al nuovo e diverso oggetto sociale;
     – prendere gli opportuni provvedimenti a seguito della comunicazione di esclusione del socio Quarto, ai sensi dell’art. 2466 c.c., comunicatagli qualche giorno addietro;
     – attribuire a Primo un diritto particolare all’attribuzione di utili, che dovrebbero essere pari al 90% di quelli distribuiti, nonché il voto proporzionale maggiorato, che gli consenta di esprimere sempre il 5% in più del voto normalmente a lui spettante.
     Si consideri che l’assemblea è riunita in forma totalitaria e amministratore unico è Mario, analfabeta che sa sottoscrivere.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Arenula n. 1, presupponendo quanto ritiene opportuno o necessario, riceva quanto richiesto con verbale del 23 settembre 2014, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, della revocabilità delle delibere, dei casi speciali di riduzioni del capitale sociale e, infine, illustri cosa succede nelle s.r.l. quando il valore dei beni conferiti in natura risulti inferiore di oltre un quinto al valore periziato.



     Livello Intermedio
     (in rosso le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "intermedia")

     La “Alfa” S.r.l. ha un capitale di euro 10.000, con riserve disponibili per euro 4.000, ed è posseduta dai soci Primo, Secondo, Terzo e Quarto, titolari rispettivamente di quote di capitale pari al 60%, 10%, 20% e 10%.
     In data 2 settembre 2014, nonostante l’assenza di Secondo e Terzo, la società ha deliberato il trasferimento della sede all’estero e la modifica dell’oggetto sociale, aggiungendo l’attività di produzione gelati ed eliminando quella di rivendita di scarpe da trekking.
     L’assemblea si riunisce il 17 settembre 2014 presso lo studio notarile al fine di:
     – permettere a Terzo, il quale è d’accordo con gli altri soci, di recedere a seguito del trasferimento della sede sociale e definire la sua posizione, precisandosi che il valore di liquidazione al medesimo spettante ammonta ad euro 8.000 e che nessun socio o terzo è intenzionato ad acquisire la quota di Terzo;
     – revocare la delibera di modifica dell’oggetto sociale, di modo da privare di efficacia il recesso di Secondo, il quale subito dopo l’assemblea del 2 settembre 2014 ha comunicato la volontà di recedere essendo contrario alle modifiche conseguenti al nuovo e diverso oggetto sociale;
     – prendere gli opportuni provvedimenti a seguito della comunicazione di esclusione del socio Quarto, ai sensi dell’art. 2466 c.c., comunicatagli qualche giorno addietro;
     – attribuire a Primo un diritto particolare all’attribuzione di utili, che dovrebbero essere pari al 90% di quelli distribuiti, nonché il voto proporzionale maggiorato, che gli consenta di esprimere sempre il 5% in più del voto normalmente a lui spettante.
     Si consideri che l’assemblea è riunita in forma totalitaria e amministratore unico è Mario, analfabeta che sa sottoscrivere.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Arenula n. 1, presupponendo quanto ritiene opportuno o necessario, riceva quanto richiesto con verbale del 23 settembre 2014, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, della revocabilità delle delibere, dei casi speciali di riduzioni del capitale sociale e, infine, illustri cosa succede nelle s.r.l. quando il valore dei beni conferiti in natura risulti inferiore di oltre un quinto al valore periziato.



     Livello Iniziale
     (in rosso e in blu le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "iniziale")

     La “Alfa” S.r.l. ha un capitale di euro 10.000, con riserve disponibili per euro 4.000, ed è posseduta dai soci Primo, Secondo, Terzo e Quarto, titolari rispettivamente di quote di capitale pari al 60%, 10%, 20% e 10%.
     In data 2 settembre 2014, nonostante l’assenza di Secondo e Terzo, la società ha deliberato il trasferimento della sede all’estero e la modifica dell’oggetto sociale, aggiungendo l’attività di produzione gelati ed eliminando quella di rivendita di scarpe da trekking.
     L’assemblea si riunisce il 17 settembre 2014 presso lo studio notarile al fine di:
     – permettere a Terzo, il quale è d’accordo con gli altri soci, di recedere a seguito del trasferimento della sede sociale e definire la sua posizione, precisandosi che il valore di liquidazione al medesimo spettante ammonta ad euro 8.000 e che nessun socio o terzo è intenzionato ad acquisire la quota di Terzo;
     – revocare la delibera di modifica dell’oggetto sociale, di modo da privare di efficacia il recesso di Secondo, il quale subito dopo l’assemblea del 2 settembre 2014 ha comunicato la volontà di recedere essendo contrario alle modifiche conseguenti al nuovo e diverso oggetto sociale;
     – prendere gli opportuni provvedimenti a seguito della comunicazione di esclusione del socio Quarto, ai sensi dell’art. 2466 c.c., comunicatagli qualche giorno addietro;
     – attribuire a Primo un diritto particolare all’attribuzione di utili, che dovrebbero essere pari al 90% di quelli distribuiti, nonché il voto proporzionale maggiorato, che gli consenta di esprimere sempre il 5% in più del voto normalmente a lui spettante.
     Si consideri che l’assemblea è riunita in forma totalitaria e amministratore unico è Mario, analfabeta che sa sottoscrivere.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Arenula n. 1, presupponendo quanto ritiene opportuno o necessario, riceva quanto richiesto con verbale del 23 settembre 2014, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, della revocabilità delle delibere, dei casi speciali di riduzioni del capitale sociale e, infine, illustri cosa succede nelle s.r.l. quando il valore dei beni conferiti in natura risulti inferiore di oltre un quinto al valore periziato.



     Livello Iniziale
     (qui di seguito la traccia nella versione Iniziale, senza le parti in rosso e blu)

     La “Alfa” S.r.l. ha un capitale di euro 10.000, con riserve disponibili per euro 4.000, ed è posseduta dai soci Primo, Secondo, Terzo e Quarto, titolari rispettivamente di quote di capitale pari al 60%, 10%, 20% e 10%.
     In data 2 settembre 2014, nonostante l’assenza di Secondo e Terzo, la società ha deliberato il trasferimento della sede all’estero e la modifica dell’oggetto sociale, aggiungendo l’attività di produzione gelati ed eliminando quella di rivendita di scarpe da trekking.
     L’assemblea si riunisce il 17 settembre 2014 presso lo studio notarile al fine di:
     – permettere a Terzo, il quale è d’accordo con gli altri soci, di recedere a seguito del trasferimento della sede sociale e definire la sua posizione, precisandosi che il valore di liquidazione al medesimo spettante ammonta ad euro 8.000 e che nessun socio o terzo è intenzionato ad acquisire la quota di Terzo;
     – attribuire a Primo un diritto particolare all’attribuzione di utili, che dovrebbero essere pari al 90% di quelli distribuiti.
     Si consideri che l’assemblea è riunita in forma totalitaria e amministratore unico è Mario, analfabeta che sa sottoscrivere.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Arenula n. 1, presupponendo quanto ritiene opportuno o necessario, riceva quanto richiesto con verbale del 23 settembre 2014, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, della revocabilità delle delibere e dei casi speciali di riduzioni del capitale sociale.



Qui sotto trovate le tracce in formato pdf.

Versione avanzata
Clicca qui per scaricarla.

Versione intermedia
Clicca qui per scaricarla.

Versione iniziale
Clicca qui per scaricarla.

Versione solo iniziale
Clicca qui per scaricarla.
« Ultima modifica: 02 Settembre 2022, 12:47:48 da Raffaele Viggiani »

 


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