Autore Topic: [TRACCIA]  g) Prima traccia del Modulo pre-concorso - Lezione del 14 gennaio 2020  (Letto 8287 volte)

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Offline Raffaele Viggiani

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Per ogni informazione sul Modulo pre-concorso, cliccate qui.



Solo per questa settimana, la traccia può essere letta e scaricata anche dai non iscritti alla scuola.

Coloro che sono già iscritti alla scuola sono pregati di scaricare la traccia cliccando qui (dove trovate, tra l'altro, anche tutte le indicazioni per la consegna).

In sintesi, coloro che richiedono la spedizione dell'elaborato a casa devono inserire, nella busta contenente il compito:
- anche un'altra busta vuota;
- già precompilata (inserendo come mittente Scuola Notarile Viggiani, Ripa di Porta Ticinese 79, 20143 Milano, e come destinatario il proprio nome, cognome e indirizzo);
- e preaffrancata (suggerisco di apporre francobolli per euro 3,60 - importo sufficiente fino a un peso massimo di 250 grammi).

La traccia è presentata in 3 versioni di difficoltà: avanzata, intermedia e iniziale.
Chi redige l'intermedia deve omettere le parti in rosso.
Chi redige l'iniziale deve omettere le parti in rosso e in blu.

Regola:
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Corso Casistico avanzato, può redigere solo la versione avanzata;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Modulo pre-concorso, può redigere solo la versione intermedia o avanzata;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Corso Casistico iniziale o intermedio, può scegliere quale delle tre versioni redigere.





Vi ricordo che il Modulo pre-concorso è composto da 19 casi settimanali, da una simulazione di 3 giorni (2, 3 e 4 marzo 2020), da 6 incontri di Aggiornamento della SNV ©®™, nonché da tante altre particolarità che vi invito a leggere cliccando qui.

Per ogni altra informazione sulla scuola e sui corsi, cliccate qui.



La traccia è disponibile sia in formato testuale che in allegato pdf (che trovate in fondo a questo messaggio).



La lezione di correzione di questa traccia si terrà martedì 14 gennaio 2020.

L'elaborato può essere spedito solo da coloro che risultano iscritti alla scuola.

Vi ricordo, inoltre, che ogni traccia settimanale - oltre ad essere svolta a casa - può redigersi anche in modalità "simulazione settimanale collaborativa" (quindi, riunendosi e svolgendo la traccia insieme ai propri compagni di studio), ogni mercoledì o sabato presso le aule della scuola, dalle ore 10 alle ore 18.



     Livello Avanzato

     Pietro Basso, giovane aitante e nobile, è reduce da una brutta esperienza in discoteca, dove due brutti ceffi volevano picchiarlo per aver scambiato, innocentemente, alcune chiacchiere con la sorella di uno di loro.
     Pietro, preoccupato e tremante per quanto accaduto, si reca la mattina seguente presso lo studio del notaio Romolo Romani di Roma per consegnare in maniera segreta la sua scheda testamentaria già sigillata, redatta solo pochi minuti prima dal fratello Giuseppe, avendo lui un occhio bendato ed entrambe le braccia immobilizzate a causa di una fasciatura precauzionale apposta dal personale medico dell’ospedale a cui si è rivolto.
     Dopo aver precisato al notaio che non ha mai disposto del suo patrimonio con testamento, gli racconta che la sua volontà, cristallizzata nella suddetta scheda, è la seguente:
     1) ci tiene a far presente che il suo unico amore è Francesca — giovane milanese che frequenta da diverso tempo, con la quale ha intenzione di convolare a nozze, appena entrambi avranno un lavoro stabile — che desidera istituire erede e a cui intende lasciare, oltre la quota ereditaria, la casa per la quale ha sottoscritto un preliminare di acquisto con Aldo, ove si prevede il pagamento di tre caparre, la prima delle quali è stata versata da Pietrone, padre di Pietro, a titolo di liberalità indiretta;
     2) far sì che suo padre e sua madre, Pietrona, possano ricevere ogni necessaria attenzione per il resto dei loro giorni, di modo che non gli manchi nulla;
     3) in quanto portatore di una cambiale emessa da Bruno, a fronte dell’obbligo di pagare la somma di euro 30.000, derivante da alcune consulenze in tema di party privati, trasferire il credito cartolare e la relativa garanzia al fratello Giuseppe;
     4) concedere, a titolo di mutuo, la somma di euro 250.000 all’amico Turillo, inabilitato, con il quale si era obbligato in tal senso mesi addietro;
     5) permettere, essendo un suo grande desiderio, che la cappella funeraria Basso venga utilizzata dai suoi amici Micuzzo, Franco e Paolo, nonché dai figli e dalle loro mogli;
     6) lasciare ai senzatetto che vivono nei pressi della Stazione Centrale una somma di denaro pari all’ammontare che risulta dal foglietto, sigillato, consegnato mesi fa alla fidata amica Antonella;
     7) lasciare all’amico Paolo la quota della “Alfa s.a.s. di Pietro Basso”, purché non muoia senza figli, preferendogli in tal caso l’amico avvocato Carlo, precisando inoltre che nei patti sociali della Alfa vi è una clausola di continuazione obbligatoria e considerando che Paolo non ha da anni relazioni stabili, ma vive solo fugaci storie;
     [html8)[/html] risulta proprietario di un fabbricato composto da dieci appartamenti a Milano, che gli è stato intestato fiduciariamente dalla sorella Zelda, con la quale ha ottimi rapporti e — non essendovi alcun documento dal quale risulti il patto fiduciario — vuole che di tale fabbricato sia riconosciuta la proprietà in capo a Zelda;
     9) ottenere, in qualche modo e ove possibile, che l’amico Dario subentri nella proposta ricevuta da Pietro, ferma fino al 31 dicembre 2021, relativa all’acquisto dal venditore Mark di un sistema audio professionale del valore di euro 80.000;
     10) lasciare ai due brutti ceffi che lo hanno malmenato, tentando di ucciderlo, una collezioni di martelli e sbarre di ferro, così che possano continuare nelle loro malefatte;
     11) lasciare tutto quanto ai propri figli, ove dovesse averne o adottarne.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio, riceva quanto richiesto, riproducendo anche la scheda redatta da Giuseppe, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) del legato di cosa altrui, 2) del legato di contratto reale, 3) della condizione si sine liberis decesserit e, infine, 4) del legato c.d. infamante.



     Livello Intermedio
     (in rosso le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "intermedia")

     Pietro Basso, giovane aitante e nobile, è reduce da una brutta esperienza in discoteca, dove due brutti ceffi volevano picchiarlo per aver scambiato, innocentemente, alcune chiacchiere con la sorella di uno di loro.
     Pietro, preoccupato e tremante per quanto accaduto, si reca la mattina seguente presso lo studio del notaio Romolo Romani di Roma per consegnare in maniera segreta la sua scheda testamentaria già sigillata, redatta solo pochi minuti prima dal fratello Giuseppe, avendo lui un occhio bendato ed entrambe le braccia immobilizzate a causa di una fasciatura precauzionale apposta dal personale medico dell’ospedale a cui si è rivolto.
     Dopo aver precisato al notaio che non ha mai disposto del suo patrimonio con testamento, gli racconta che la sua volontà, cristallizzata nella suddetta scheda, è la seguente:
     1) ci tiene a far presente che il suo unico amore è Francesca — giovane milanese che frequenta da diverso tempo, con la quale ha intenzione di convolare a nozze, appena entrambi avranno un lavoro stabile — che desidera istituire erede e a cui intende lasciare, oltre la quota ereditaria, la casa per la quale ha sottoscritto un preliminare di acquisto con Aldo, ove si prevede il pagamento di tre caparre, la prima delle quali è stata versata da Pietrone, padre di Pietro, a titolo di liberalità indiretta;
     2) far sì che suo padre e sua madre, Pietrona, possano ricevere ogni necessaria attenzione per il resto dei loro giorni, di modo che non gli manchi nulla;
     3) in quanto portatore di una cambiale emessa da Bruno, a fronte dell’obbligo di pagare la somma di euro 30.000, derivante da alcune consulenze in tema di party privati, trasferire il credito cartolare e la relativa garanzia al fratello Giuseppe;
     4) concedere, a titolo di mutuo, la somma di euro 250.000 all’amico Turillo, inabilitato, con il quale si era obbligato in tal senso mesi addietro;
     5) permettere, essendo un suo grande desiderio, che la cappella funeraria Basso venga utilizzata dai suoi amici Micuzzo, Franco e Paolo, nonché dai figli e dalle loro mogli;
     6) lasciare ai senzatetto che vivono nei pressi della Stazione Centrale una somma di denaro pari all’ammontare che risulta dal foglietto, sigillato, consegnato mesi fa alla fidata amica Antonella;
     7) lasciare all’amico Paolo la quota della “Alfa s.a.s. di Pietro Basso”, purché non muoia senza figli, preferendogli in tal caso l’amico avvocato Carlo, precisando inoltre che nei patti sociali della Alfa vi è una clausola di continuazione obbligatoria e considerando che Paolo non ha da anni relazioni stabili, ma vive solo fugaci storie;
     [html8)[/html] risulta proprietario di un fabbricato composto da dieci appartamenti a Milano, che gli è stato intestato fiduciariamente dalla sorella Zelda, con la quale ha ottimi rapporti e — non essendovi alcun documento dal quale risulti il patto fiduciario — vuole che di tale fabbricato sia riconosciuta la proprietà in capo a Zelda;
     9) ottenere, in qualche modo e ove possibile, che l’amico Dario subentri nella proposta ricevuta da Pietro, ferma fino al 31 dicembre 2021, relativa all’acquisto dal venditore Mark di un sistema audio professionale del valore di euro 80.000;
     10) lasciare ai due brutti ceffi che lo hanno malmenato, tentando di ucciderlo, una collezioni di martelli e sbarre di ferro, così che possano continuare nelle loro malefatte;
     11) lasciare tutto quanto ai propri figli, ove dovesse averne o adottarne.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio, riceva quanto richiesto, riproducendo anche la scheda redatta da Giuseppe, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) del legato di cosa altrui, 2) del legato di contratto reale, 3) della condizione si sine liberis decesserit e, infine, 4) del legato c.d. infamante.



     Livello Iniziale
     (in rosso e in blu le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "iniziale")

     Pietro Basso, giovane aitante e nobile, è reduce da una brutta esperienza in discoteca, dove due brutti ceffi volevano picchiarlo per aver scambiato, innocentemente, alcune chiacchiere con la sorella di uno di loro.
     Pietro, preoccupato e tremante per quanto accaduto, si reca la mattina seguente presso lo studio del notaio Romolo Romani di Roma per consegnare in maniera segreta la sua scheda testamentaria già sigillata, redatta solo pochi minuti prima dal fratello Giuseppe, avendo lui un occhio bendato ed entrambe le braccia immobilizzate a causa di una fasciatura precauzionale apposta dal personale medico dell’ospedale a cui si è rivolto.
     Dopo aver precisato al notaio che non ha mai disposto del suo patrimonio con testamento, gli racconta che la sua volontà, cristallizzata nella suddetta scheda, è la seguente:
     1) ci tiene a far presente che il suo unico amore è Francesca — giovane milanese che frequenta da diverso tempo, con la quale ha intenzione di convolare a nozze, appena entrambi avranno un lavoro stabile — che desidera istituire erede e a cui intende lasciare, oltre la quota ereditaria, la casa per la quale ha sottoscritto un preliminare di acquisto con Aldo, ove si prevede il pagamento di tre caparre, la prima delle quali è stata versata da Pietrone, padre di Pietro, a titolo di liberalità indiretta;
     2) far sì che suo padre e sua madre, Pietrona, possano ricevere ogni necessaria attenzione per il resto dei loro giorni, di modo che non gli manchi nulla;
     3) in quanto portatore di una cambiale emessa da Bruno, a fronte dell’obbligo di pagare la somma di euro 30.000, derivante da alcune consulenze in tema di party privati, trasferire il credito cartolare e la relativa garanzia al fratello Giuseppe;
     4) concedere, a titolo di mutuo, la somma di euro 250.000 all’amico Turillo, inabilitato, con il quale si era obbligato in tal senso mesi addietro;
     5) permettere, essendo un suo grande desiderio, che la cappella funeraria Basso venga utilizzata dai suoi amici Micuzzo, Franco e Paolo, nonché dai figli e dalle loro mogli;
     6) lasciare ai senzatetto che vivono nei pressi della Stazione Centrale una somma di denaro pari all’ammontare che risulta dal foglietto, sigillato, consegnato mesi fa alla fidata amica Antonella;
     7) lasciare all’amico Paolo la quota della “Alfa s.a.s. di Pietro Basso”, purché non muoia senza figli, preferendogli in tal caso l’amico avvocato Carlo, precisando inoltre che nei patti sociali della Alfa vi è una clausola di continuazione obbligatoria e considerando che Paolo non ha da anni relazioni stabili, ma vive solo fugaci storie;
     [html8)[/html] risulta proprietario di un fabbricato composto da dieci appartamenti a Milano, che gli è stato intestato fiduciariamente dalla sorella Zelda, con la quale ha ottimi rapporti e — non essendovi alcun documento dal quale risulti il patto fiduciario — vuole che di tale fabbricato sia riconosciuta la proprietà in capo a Zelda;
     9) ottenere, in qualche modo e ove possibile, che l’amico Dario subentri nella proposta ricevuta da Pietro, ferma fino al 31 dicembre 2021, relativa all’acquisto dal venditore Mark di un sistema audio professionale del valore di euro 80.000;
     10) lasciare ai due brutti ceffi che lo hanno malmenato, tentando di ucciderlo, una collezioni di martelli e sbarre di ferro, così che possano continuare nelle loro malefatte;
     11) lasciare tutto quanto ai propri figli, ove dovesse averne o adottarne.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio, riceva quanto richiesto, riproducendo anche la scheda redatta da Giuseppe, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) del legato di cosa altrui, 2) del legato di contratto reale, 3) della condizione si sine liberis decesserit e, infine, 4) del legato c.d. infamante.



     Livello Iniziale
     (qui di seguito la traccia nella versione Iniziale, senza le parti in rosso e blu)

     Pietro Basso, giovane aitante e nobile, è reduce da una brutta esperienza in discoteca, dove due brutti ceffi volevano picchiarlo per aver scambiato, innocentemente, alcune chiacchiere con la sorella di uno di loro.
     Pietro, preoccupato e tremante per quanto accaduto, si reca la mattina seguente presso lo studio del notaio Romolo Romani di Roma per consegnare in maniera segreta la sua scheda testamentaria già sigillata, redatta solo pochi minuti prima dal fratello Giuseppe, avendo lui un occhio bendato ed entrambe le braccia immobilizzate a causa di una fasciatura precauzionale apposta dal personale medico dell’ospedale a cui si è rivolto.
     Dopo aver precisato al notaio che non ha mai disposto del suo patrimonio con testamento, gli racconta che la sua volontà, cristallizzata nella suddetta scheda, è la seguente:
     1) ci tiene a far presente che il suo unico amore è Francesca — giovane milanese che frequenta da diverso tempo, con la quale ha intenzione di convolare a nozze, appena entrambi avranno un lavoro stabile — che desidera istituire erede e a cui intende lasciare, oltre la quota ereditaria, la casa per la quale ha sottoscritto un preliminare di acquisto con Aldo, ove si prevede il pagamento di tre caparre, la prima delle quali è stata versata da Pietrone, padre di Pietro, a titolo di liberalità indiretta;
     2) far sì che suo padre e sua madre, Pietrona, possano ricevere ogni necessaria attenzione per il resto dei loro giorni, di modo che non gli manchi nulla;
     3) concedere, a titolo di mutuo, la somma di euro 250.000 all’amico Turillo;
     4) lasciare ai senzatetto che vivono nei pressi della Stazione Centrale una somma di denaro pari all’ammontare che risulta dal foglietto, sigillato, consegnato mesi fa alla fidata amica Antonella;
     5) lasciare all’amico Paolo la quota della “Alfa s.a.s. di Pietro Basso”, purché non muoia senza figli, preferendogli in tal caso l’amico avvocato Carlo;
     6) lasciare tutto quanto ai propri figli, ove dovesse averne o adottarne.
     Il candidato, assunte le vesti del notaio, riceva quanto richiesto, riproducendo anche la scheda redatta da Giuseppe, motivi la soluzione adottata e tratti, in parte teorica, 1) del legato di cosa altrui, 2) del legato di contratto reale e, infine, 3) della condizione si sine liberis decesserit.



Qui sotto trovate le tracce in formato pdf.

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« Ultima modifica: 13 Agosto 2024, 10:58:45 da Raffaele Viggiani »

 


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