Autore Topic: [TRACCIA]  c2) Prima traccia del Modulo pre-concorso - Lezione del 18 gennaio 2023  (Letto 3834 volte)

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Offline Raffaele Viggiani

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Per ogni informazione sul Modulo pre-concorso (maggio-gennaio 2023) e sull'iscrizione alla Scuola a partire da gennaio 2023, cliccate qui.



Solo per questa settimana, la traccia può essere letta e scaricata anche dai non iscritti alla scuola.

Coloro che sono già iscritti alla scuola sono pregati di scaricare la traccia cliccando qui.
(gli account sono in corso di abilitazione, entro qualche giorno saranno tutti abilitati)

La consegna del proprio elaborato andrà effettuata entro le ore 12.00 di domenica 15 gennaio 2023, secondo le indicazioni contenute nel forum e accessibili agli iscritti alla scuola.

La traccia è presentata in 3 versioni di difficoltà: avanzata, intermedia e iniziale.
Chi redige l'intermedia deve omettere le parti in rosso.
Chi redige l'iniziale deve omettere le parti in rosso e in blu.

Regola:
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Modulo pre-concorso (maggio-gennaio 2023), può redigere la versione intermedia o avanzata;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Corso Casistico avanzato, deve redigere la versione avanzata;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Corso Casistico intermedio, deve redigere la versione intermedia;
- chi è iscritto o ha intenzione di iscriversi al Corso Casistico iniziale, deve redigere la versione iniziale.


La possibilità di inviare tracce di livello superiore, rispetto al livello di Corso a cui si è iscritti, dovrà essere preventivamente concordata personalmente con me.

L'obiettivo è duplice:
- evitare che si alzi l'asticella troppo presto, così rischiando di farsi male e avere contraccolpi psicologici;
- e, quindi, accompagnare la crescita personale di ciascuno di voi, di modo che ogni passo successivo venga compiuto nel momento e nel modo giusto.




Vi ricordo che il Modulo pre-concorso (maggio-gennaio 2023) e l'iscrizione al Corso Casistico a partire da gennaio 2023 sono composti da:
- 17 casi settimanali,
- da due simulazione di 3 giorni (27,28 febbraio e 1 marzo 2023 e 17, 18 e 19 aprile 2023),
- nonché da tante altre particolarità
- che vi invito a leggere cliccando qui.

Per ogni informazione:
- sul Modulo pre-concorso (gennaio-maggio 2023),
- sul Corso Casistico a partire da gennaio 2023
- e sulle modalità di iscrizione,
- cliccate qui.



La traccia è disponibile sia in formato testuale che in allegato pdf (che trovate in fondo a questo messaggio).



La lezione di correzione di questa traccia si terrà mercoledì 18 gennaio 2023.

L'elaborato può essere consegnato solo da coloro che risultano iscritti alla scuola.

Vi ricordo, inoltre, che ogni traccia settimanale - oltre ad essere svolta a casa - può redigersi anche in modalità "simulazione settimanale collaborativa" (quindi, riunendosi e svolgendo la traccia insieme ai propri compagni di studio), ogni lunedì o venerdì presso le aule della scuola, dalle ore 10 alle ore 18.



     Livello Avanzato

     Tizia, nota avvocata di Roma, non si è mai coniugata ed ha quattro figli: Tizietto, Tizietta, Caietta e Sempronietta, quest’ultima ancora minorenne, avuti da una relazione con Caio, con il quale ormai non ha più buoni rapporti.
     Affetta da grave malattia, che la rende tra l’altro ipovedente ed incapace di sottoscrivere, si reca dal notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Induno n. 1, per manifestare le sue ultime volontà.
     Chiarisce anzitutto di avere già in vita abbondantemente provveduto a favore del figlio Tizietto mediante donazioni in denaro.
     Dichiara allora di volere disporre solo a favore delle figlie, attribuendo in eredità a Tizietta tutti i suoi beni in Roma, a Caietta tutti i suoi beni in Milano e a Sempronietta tutti i suoi beni residui.
     Vorrebbe poi che, qualora alla sua morte Sempronietta fosse ancora minorenne, i beni alla stessa attribuiti non siano amministrati da Caio, di cui non si fida affatto, ma dalla sua cara amica Giulia; inoltre, se anche Caio fosse già deceduto, vorrebbe designare, quale amministratore legale della minore, la stessa amica Giulia.
     Tizia dichiara inoltre di volere:
     – lasciare all’amico Filano, ad estinzione del debito di euro trentamila che Tizia ha nei suoi confronti, il credito di pari importo che la figlia Caietta ha verso Sempronio;
     – lasciare la somma di euro diecimila all’amico Mevio ad estinzione di un debito di gioco di pari importo che Tizia ha nei suoi confronti;
     – lasciare all’amica Calpurnia la quota di un terzo di uno dei tre appartamenti di Napoli, che Tizia ha acquistato insieme con le sue due sorelle;
     – lasciare alla stessa Calpurnia anche la quota a Tizia spettante sui beni della madre, deceduta da due mesi, e di cui Tizia è erede insieme con due sorelle;
     – lasciare alla sorella Cornelia una rendita vitalizia di euro mille mensili, con la precisazione che i figli della sorella non debbano godere di tale attribuzione;
     – liberare l’appartamento di Aurelio dall’ipoteca posta a garanzia del credito di euro ventimila che Tizia ha nei confronti dello stesso Aurelio.
     Tizia vorrebbe anche che gli associati del suo studio, dopo la sua morte, possano mantenere nella denominazione dello studio il suo nome al fine di continuare a sfruttarne la notorietà.
     Assunte le vesti del notaio Romolo Romani, il candidato riceva il relativo testamento in forma pubblica. In parte teorica, motivi le soluzioni adottate e tratti dei principi attinenti agli istituti giuridici interessati dall’atto.



     Livello Intermedio
     (in rosso le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "intermedia")

     Tizia, nota avvocata di Roma, non si è mai coniugata ed ha quattro figli: Tizietto, Tizietta, Caietta e Sempronietta, quest’ultima ancora minorenne, avuti da una relazione con Caio, con il quale ormai non ha più buoni rapporti.
     Affetta da grave malattia, che la rende tra l’altro ipovedente ed incapace di sottoscrivere, si reca dal notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Induno n. 1, per manifestare le sue ultime volontà.
     Chiarisce anzitutto di avere già in vita abbondantemente provveduto a favore del figlio Tizietto mediante donazioni in denaro.
     Dichiara allora di volere disporre solo a favore delle figlie, attribuendo in eredità a Tizietta tutti i suoi beni in Roma, a Caietta tutti i suoi beni in Milano e a Sempronietta tutti i suoi beni residui.
     Vorrebbe poi che, qualora alla sua morte Sempronietta fosse ancora minorenne, i beni alla stessa attribuiti non siano amministrati da Caio, di cui non si fida affatto, ma dalla sua cara amica Giulia; inoltre, se anche Caio fosse già deceduto, vorrebbe designare, quale amministratore legale della minore, la stessa amica Giulia.
     Tizia dichiara inoltre di volere:
     – lasciare all’amico Filano, ad estinzione del debito di euro trentamila che Tizia ha nei suoi confronti, il credito di pari importo che la figlia Caietta ha verso Sempronio;
     – lasciare la somma di euro diecimila all’amico Mevio ad estinzione di un debito di gioco di pari importo che Tizia ha nei suoi confronti;
     – lasciare all’amica Calpurnia la quota di un terzo di uno dei tre appartamenti di Napoli, che Tizia ha acquistato insieme con le sue due sorelle;
     – lasciare alla stessa Calpurnia anche la quota a Tizia spettante sui beni della madre, deceduta da due mesi, e di cui Tizia è erede insieme con due sorelle;
     – lasciare alla sorella Cornelia una rendita vitalizia di euro mille mensili, con la precisazione che i figli della sorella non debbano godere di tale attribuzione;
     – liberare l’appartamento di Aurelio dall’ipoteca posta a garanzia del credito di euro ventimila che Tizia ha nei confronti dello stesso Aurelio.
     Tizia vorrebbe anche che gli associati del suo studio, dopo la sua morte, possano mantenere nella denominazione dello studio il suo nome al fine di continuare a sfruttarne la notorietà.
     Assunte le vesti del notaio Romolo Romani, il candidato riceva il relativo testamento in forma pubblica. In parte teorica, motivi le soluzioni adottate e tratti dei principi attinenti agli istituti giuridici interessati dall’atto.



     Livello Intermedio
     (qui di seguito la traccia nella versione Intermedia, senza le parti in rosso)

     Tizia, nota avvocata di Roma, non si è mai coniugata ed ha quattro figli: Tizietto, Tizietta, Caietta e Sempronietta, quest’ultima ancora minorenne, avuti da una relazione con Caio, con il quale ormai non ha più buoni rapporti.
     Affetta da grave malattia, che la rende tra l’altro ipovedente ed incapace di sottoscrivere, si reca dal notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Induno n. 1, per manifestare le sue ultime volontà.
     Chiarisce anzitutto di avere già in vita abbondantemente provveduto a favore del figlio Tizietto mediante donazioni in denaro.
     Dichiara allora di volere disporre solo a favore delle figlie, attribuendo in eredità a Tizietta tutti i suoi beni in Roma, a Caietta tutti i suoi beni in Milano e a Sempronietta tutti i suoi beni residui.
     Vorrebbe poi che, qualora alla sua morte Sempronietta fosse ancora minorenne, i beni alla stessa attribuiti non siano amministrati da Caio, di cui non si fida affatto, ma dalla sua cara amica Giulia; inoltre, se anche Caio fosse già deceduto, vorrebbe designare, quale amministratore legale della minore, la stessa amica Giulia.
     Tizia dichiara inoltre di volere:
     – lasciare all’amico Filano, ad estinzione del debito di euro trentamila che Tizia ha nei suoi confronti, il credito di pari importo che la figlia Caietta ha verso Sempronio;
     – lasciare la somma di euro diecimila all’amico Mevio ad estinzione di un debito di gioco di pari importo che Tizia ha nei suoi confronti;
     – lasciare all’amica Calpurnia la quota di un terzo di uno dei tre appartamenti di Napoli, che Tizia ha acquistato insieme con le sue due sorelle;
     – lasciare alla stessa Calpurnia anche la quota a Tizia spettante sui beni della madre, deceduta da due mesi, e di cui Tizia è erede insieme con due sorelle;
     – lasciare alla sorella Cornelia una rendita vitalizia di euro mille mensili, con la precisazione che i figli della sorella non debbano godere di tale attribuzione;
     – liberare l’appartamento di Aurelio dall’ipoteca posta a garanzia del credito di euro ventimila che Tizia ha nei confronti dello stesso Aurelio.
     Assunte le vesti del notaio Romolo Romani, il candidato riceva il relativo testamento in forma pubblica. In parte teorica, motivi le soluzioni adottate e tratti dei principi attinenti agli istituti giuridici interessati dall’atto.



     Livello Iniziale
     (in rosso e in blu le parti da non considerare se intendete svolgere la versione "iniziale")

     Tizia, nota avvocata di Roma, non si è mai coniugata ed ha quattro figli: Tizietto, Tizietta, Caietta e Sempronietta, quest’ultima ancora minorenne, avuti da una relazione con Caio, con il quale ormai non ha più buoni rapporti.
     Affetta da grave malattia, che la rende tra l’altro ipovedente ed incapace di sottoscrivere, si reca dal notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Induno n. 1, per manifestare le sue ultime volontà.
     Chiarisce anzitutto di avere già in vita abbondantemente provveduto a favore del figlio Tizietto mediante donazioni in denaro.
     Dichiara allora di volere disporre solo a favore delle figlie, attribuendo in eredità a Tizietta tutti i suoi beni in Roma, a Caietta tutti i suoi beni in Milano e a Sempronietta tutti i suoi beni residui.
     Vorrebbe poi che, qualora alla sua morte Sempronietta fosse ancora minorenne, i beni alla stessa attribuiti non siano amministrati da Caio, di cui non si fida affatto, ma dalla sua cara amica Giulia; inoltre, se anche Caio fosse già deceduto, vorrebbe designare, quale amministratore legale della minore, la stessa amica Giulia.
     Tizia dichiara inoltre di volere:
     – lasciare all’amico Filano, ad estinzione del debito di euro trentamila che Tizia ha nei suoi confronti, il credito di pari importo che la figlia Caietta ha verso Sempronio;
     – lasciare la somma di euro diecimila all’amico Mevio ad estinzione di un debito di gioco di pari importo che Tizia ha nei suoi confronti;
     – lasciare all’amica Calpurnia la quota di un terzo di uno dei tre appartamenti di Napoli, che Tizia ha acquistato insieme con le sue due sorelle;
     – lasciare alla stessa Calpurnia anche la quota a Tizia spettante sui beni della madre, deceduta da due mesi, e di cui Tizia è erede insieme con due sorelle;
     – lasciare alla sorella Cornelia una rendita vitalizia di euro mille mensili, con la precisazione che i figli della sorella non debbano godere di tale attribuzione;
     – liberare l’appartamento di Aurelio dall’ipoteca posta a garanzia del credito di euro ventimila che Tizia ha nei confronti dello stesso Aurelio.
     Tizia vorrebbe anche che gli associati del suo studio, dopo la sua morte, possano mantenere nella denominazione dello studio il suo nome al fine di continuare a sfruttarne la notorietà.
     Assunte le vesti del notaio Romolo Romani, il candidato riceva il relativo testamento in forma pubblica. In parte teorica, motivi le soluzioni adottate e tratti dei principi attinenti agli istituti giuridici interessati dall’atto.



     Livello Iniziale
     (qui di seguito la traccia nella versione Iniziale, senza le parti in rosso e blu)

     Tizia, nota avvocata di Roma, non si è mai coniugata ed ha quattro figli: Tizietto, Tizietta, Caietta e Sempronietta, quest’ultima ancora minorenne, avuti da una relazione con Caio, con il quale ormai non ha più buoni rapporti.
     Affetta da grave malattia, che la rende tra l’altro ipovedente ed incapace di sottoscrivere, si reca dal notaio Romolo Romani di Roma, con studio alla via Induno n. 1, per manifestare le sue ultime volontà.
     Chiarisce anzitutto di avere già in vita abbondantemente provveduto a favore del figlio Tizietto mediante donazioni in denaro.
     Dichiara allora di volere disporre solo a favore delle figlie, attribuendo in eredità a Tizietta tutti i suoi beni in Roma, a Caietta tutti i suoi beni in Milano e a Sempronietta tutti i suoi beni residui.
     Vorrebbe poi che, qualora alla sua morte Sempronietta fosse ancora minorenne, i beni alla stessa attribuiti non siano amministrati da Caio, di cui non si fida affatto, ma dalla sua cara amica Giulia; inoltre, se anche Caio fosse già deceduto, vorrebbe designare, quale amministratore legale della minore, la stessa amica Giulia.
     Tizia dichiara inoltre di volere:
     – lasciare all’amico Filano, ad estinzione del debito di euro trentamila che Tizia ha nei suoi confronti, il credito di pari importo che la figlia Caietta ha verso Sempronio;
     – lasciare la somma di euro diecimila all’amico Mevio ad estinzione di un debito di gioco di pari importo che Tizia ha nei suoi confronti;
     – lasciare all’amica Calpurnia la quota di un terzo di uno dei tre appartamenti di Napoli, che Tizia ha acquistato insieme con le sue due sorelle;
     – lasciare alla sorella Cornelia una rendita vitalizia di euro mille mensili, con la precisazione che i figli della sorella non debbano godere di tale attribuzione;
     – liberare l’appartamento di Aurelio dall’ipoteca posta a garanzia del credito di euro ventimila che Tizia ha nei confronti dello stesso Aurelio.
     Assunte le vesti del notaio Romolo Romani, il candidato riceva il relativo testamento in forma pubblica. In parte teorica, motivi le soluzioni adottate e tratti dei principi attinenti agli istituti giuridici interessati dall’atto.



Qui sotto trovate le tracce in formato pdf.

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« Ultima modifica: 13 Agosto 2024, 11:01:42 da Raffaele Viggiani »

 


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